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giovedì 31 marzo 2016

L'Attentato


Un attimo prima vocio, risate ed il clima festoso
della gente che viaggia per lo più per diporto
approfittando dei giorni di festa e di riposo
riempiendo l'ambente frenetico dell'aeroporto.

Poi uno scoppio, un accecante bagliore
squarcia l'aria. Un odore acre si diffonde
non si sente che gemiti ed urla di terrore
il denso fumo, il colore del cielo nasconde

Un istante dopo solo vetri infranti, detriti
lamiere squarciate dall'esplosione immane,
i superstiti che si guardano intorno atterriti.
Del clima gioioso di prima ben poco rimane

I lamenti dei feriti che giacciono sul suolo
ricoperti di sangue e distrutti dal dolore,
decine di morti ricoperti da un lenzuolo
sui quali una mano pietosa pone un fiore.

Le sirene delle ambulanze in azione
sovrastano gli altri suoni e rumori.
Il panico crea una grande confusione
che intralcia l'opera dei soccorritori

Cosa rimane di questa azione insensata
che ha causato tante vittime innocenti
di questa pseudo guerra non dichiarata
di cui noi restiamo spettatori impotenti.

Lascia l'opinione ancora più indecisa
sul perché di tanto odio e tanto dolore
ed ormai anche la fiducia é stata uccisa
in questa assurda strategia del terrore !

Non arrendiamoci, così non può finire
e superato lo chock causato dal dolore
a tutto ciò bisogna con coraggio reagire.
perché non puo vincere l'odio sull'Amore !

R. Margareci
31-03-2016

martedì 29 marzo 2016

Benvenuto Marzo !


Se Febbraio se ne sta andando via
Marzo sei già in procinto di entrare
e noi possiamo augurarci che tu sia
clemente e che non voglia esagerare

Ti presenti però così poco invitante,
con tanta pioggia e con tanta neve
e le probabilità restano ahimè tante
che tu non ti comporti come si deve

Per noi che amiamo dell'aria il tepore
apprezziamo il colore dei prati fioriti
e dell'inverno non ci piace il grigiore
che ci rende assai tristi e immusoniti

Se un buon ricordo tu ci vuoi lasciare
fa si che la tua presenza sia leggera
e cerca di non farci, gelando, tremare
ma portaci un anticipo di Primavera !

R. Margareci
29-02-2016

lunedì 28 marzo 2016

Colomba insanguinata





Ti hanno colpito colomba e giaci insanguinata
hanno colpito te che portavi messaggi di pace
straziata e ferita a morte da follia sconsiderata,
alimentata da un insensato odio che non tace

Sulle tue candide piume il rosso del sangue
di coloro che attendevano un radioso domani
ed ora giacciono inerti col viso pallido esangue
e che hanno visto la vita sfuggirgli dalle mani

Quel sangue si ribella e verso il cielo sale
per protestare, ed al cielo chiede il perché
di quella morte, senza aver fatto alcun male
ma su dal cielo che tace risposta non ce n’è

Non è solo delle vittime il sangue qui disperso
a quel sangue innocente si è anche mescolato
quello degli attentatori che la vita hanno perso
per il fanatismo che queste morti ha causato.

E così, questa tragedia, causa di tante pene
per strana. amara e assurda ironia del destino
in tanto orrore dilagante ci fa trovare assieme
il sangue delle vittime e quello dell’assassino.

Che quel sangue ricada su chi in malafede
ha instillato l’odio verso il prossimo nel cuore
ed ha fatto dimenticare che colui che crede
deve ad ogni sentimento anteporre l’Amore.

Renato Margareci
28 03 2016

domenica 27 marzo 2016

Ma l'uomo non capisce


Breve è questa vita che viene e se ne va,
perché, poco dura ed, in un attimo, finisce.
Occorre cogliere il bello che dare ci potrà.
Ma tutto ciò, ahimè, l'uomo non lo capisce.

Soddisfatte dell'uomo le prime necessità, 
la conoscenza che vivendo si acquisisce
sarà ciò che gioia e soddisfazione ci darà.
Ma tutto ciò, ahimè, l'uomo non lo capisce.

Vivere in pace con chi popola questa terra 
cercando e dialogando su ciò che ci unisce
e non trovare i motivi per essere in guerra.
Ma tutto ciò, ahimè, l'uomo non lo capisce.

A chi ti chiede aiuto dedica la tua attenzione ,
perché l'indifferenza più di un insulto ferisce
fai sentire la tua solidarietà e comprensione 
Ma tutto ciò, ahimè, l'uomo non lo capisce.

Ti dà una vita piena e fa bene al tuo cuore,
quel sentimento che tutto il bello riunisce
quella dolce sensazione chiamata Amore !
Ma tutto ciò, ahimè, l'uomo non lo capisce.

Se ami gli altri, anche chi non ti ama capirà 
che l'Amore come un dolce morbo colpisce
si propaga e chi non ti ha amato ti amerà 
Ma tutto ciò, ahimè, l'uomo non lo capisce.

R. Margareci
27-03-2016

venerdì 25 marzo 2016

Leggerezza


Come una morbida piuma sei leggera,
sei come la soffice spuma del mare,
sei come l'aria frizzante della sera,
leggera come ciò che puoi sognare.

Leggera come un bianco velo di sposa,
leggera come un candido fiocco di neve 
che, etereo, scende, lento lento, e si  posa
adagiandosi su un ramo, con tocco lieve.

Sei così leggera che, agile, puoi volare,
sorvoli, sulle ali del vento, paesi e città,
esplorando le vaste superfici del mare,
la leggerezza è la tua più grande qualità.

Si, sei leggera ed io ti ho sempre amata.
Come non avrei potuto amarti, Amica mia ?
Sei ancora con me e sempre ci sei stata.
Amo te ed il tuo bellissimo nome "Fantasia" !

R. Margareci 
25-03-2016

martedì 15 marzo 2016

Ancora sul numero perfetto



Pare proprio si debba contestare
che sarebbe il tre il numero perfetto,
teoria che ora vengo a confermare,
con quanto appresso vi prospetto.

Pare che nessun essere del creato
possieda tre braccia in dotazione
e neppure di tre gambe sia dotato,
questa è la realtà, non un'opinione.

Le coppie di organi sono parecchie
e disposte certamente non a caso
Due sono gli occhi, due le orecchie,
due le narici, anche se uno è il naso.

Due sono le gambe e due le braccia, 
due sono i piedi con cui camminiamo,
due le mani con cui la nostra faccia
quando alzati, al mattino, ci laviamo.

Due sono i polmoni con cui respiriamo,
ma, stranamente, solo uno è il cuore,
e per questa sua unicità gli attribuiamo
che debba essere la sede dell'Amore.

E se soltanto uno è l'organo sessuale 
una spiegazione certamente ci sarà.
Forse lo scopo è le nascite limitare
per non sovrappopolare paesi e città.

Uno è il cervello ma con due emisferi
che ci serve per pensare e ragionare
ma che in tutti funzioni, siamo seri,
molto spesso, mi viene da dubitare.

R. Margareci 
15-03-2016

Padri e figli


Fare il padre, facile non appare
perché nessuno ce l'ha insegnato.
Temiamo sempre di esagerare
su ciò che è permesso o vietato

Spesso, se usiamo troppo rigore,
e che siamo cattivi fa sembrare,
è soltanto perché ci assilla il timore,
che la permissività lo possa viziare.

Sempre come bambino, lo vediamo,
anche quando più adulto è diventato
ed in tal modo conto non ci rendiamo
della personalità che ha sviluppato.

Le nostre aspirazioni non realizzate
non dobbiamo su di lui proiettare,
sono le sue che vanno assecondate,
le sue esperienze da solo deve fare.

Ma c'è una cosa che gli possiamo dare
di cui un nostro figlio potrà far tesoro, 
col nostro esempio, l'onestà insegnare,
che si realizza con lo studio e col lavoro.

Forse un giorno, pensando a noi, ricorderà 
gli insegnamenti e non si potrà lamentare,
a sua volta padre, certamente, capire potrà 
che lo abbiamo amato, ma senza esagerare !

R. Margareci 
15-03-2016

mercoledì 9 marzo 2016

Lamenti nel vento



Cosa ci arriva col vento stasera ?
Cosa ci porta la brezza del mare ?
Cosa sussurra quell'aria leggera
che sottovoce ci sembra parlare ?

Forse vuole portarci quelle flebili voci
di chi non ha voce per farsi ascoltare
di coloro che schiacciati dalle loro croci
soffrono e piangono lacrime amare

Sono i lamenti di chi vive nel terrore,
di chi non vede un futuro nel domani,
di chi abbandonato da tutti muore,
vedendo la vita sfuggirgli dalle mani.

E tu quelle voci raccogli pietoso mare
e poi le tramuti in quel soffio di vento
che ai nostri orecchi riesce ad arrivare
ma quel vento è uno straziante lamento.

Finché in tutto il mondo regnerà la guerra
e non si imparerà a sapere vivere in pace
non ci sarà più benessere su questa terra
se chi vede tutto ciò, colpevolmente tace.

R. Margareci
09-03-2016

martedì 8 marzo 2016

Una Data


Segnai sul calendario una data
che non potrò dimenticare mai
quel giorno in cui io ti incontrai
ed in cui la mia vita è cambiata.

Da quel dì sono tanti i calendari
su cui la polvere si è accumulata
ma ho gelosamente conservata,
quella pagina tra i ricordi più cari.

Ciò che più fa bene al mio cuore
guardando indietro nel passato
e mi reca una grande emozione

Vedere sempre vivo in noi l'amore
che negli anni è rimasto invariato
e non si sia affievolita la passione.

R. Margareci
08-03-2016


domenica 6 marzo 2016

Non arrenderti mai !


Anche se un dolore ti assale,
e ti trovi in un mare di guai
con più forza dovrai lottare,
ma tu non arrenderti mai !

Se tutto intorno a te scoppia
e come uscirne da lì non sai
le tue energie raddoppia
ma tu non arrenderti mai !

Se ti sembra che sia avverso
il tuo destino come non mai
ribellati, non sentirti perso
ma tu non arrenderti mai !

Lotta sempre per i tuoi ideali,
per tutto ciò che ottenere vorrai,
resisti e sconfiggi i tuoi mali
ma tu non arrenderti mai !

Solo lottando e resistendo
ti sentirai vivo. Forse non saprai
se stai vincendo o perdendo,
ma tu non arrenderti mai !

R. Margareci
06-03-2016

Giochi di una volta


   
Chi ricorda quei giochi del passato 
che con quel poco che allora si aveva
noi bambini abbiamo ai tempi giocato
nel solo modo che allora si poteva.

Il più bello di quei giochi tutti noi coinvolgeva
cantando e ridendo in un allegro "Girotondo"
bambine e bambini,  per mano ci si prendeva
ci sembrava di poter girare intorno al mondo

Ricordo ancora l'ansia nel trovare un posticino
un posto per nascondermi, che fosse sicuro 
quando con gli amici si giocava a "Nascondino"
ma mi trovava chi contava con la faccia al muro.

La "Moscacieca" era un bel gioco ben fatto
Fatta la conta, chi toccava di essere bendato 
doveva prendere e riconoscere solo col tatto
il bambino o la bambina che aveva acchiappato.

Il gioco che ogni bambina con piacere ricorda
è quello che poteva fare in compagnia o da sola.
Richiedeva grande equilibrio il "Salto della Corda"
e per avere  un fisico tonico era una grande scuola.

Ma tanti tanti erano i giochi che si potevano fare 
non erano costosi e si potevano fare in allegria,
perché anche senza giocattoli sapevano stuzzicare 
una dote ormai sempre più rara : - La Fantasia !

R. Margareci
06-03-2016

giovedì 3 marzo 2016

Lo Scettico


Avanzo nel tempo distrattamente
brancolando tra le gioie e i dolori
senza mai farmi adescare da niente
le emozioni, le lascio sempre fuori.

Solo così non potranno farmi male
i tradimenti o le cocenti delusioni
non proverò quell'ansia che mi assale
non sarò mai schiavo delle passioni.

Andrò avanti così per la mia strada
e non mi volgerò indietro per guardare
e non vedrò i percorsi, ovunque vada ,
privi di qualcosa da potere ricordare.

Ma se dovessi un dì volgermi indietro
tutto mi apparirebbe in un momento
e vedrei il mio passato vuoto e tetro
e forse sarei assalito dal pentimento

Mi pentirei di una vita senza emozioni
in cui volontariamente ho rinunciato
per troppo timore di dolori e delusioni
alla gioia di amare e ad essere amato

R. Margareci
03-03-2016

martedì 1 marzo 2016

Adamo ed Eva



Quando ai tempi della creazione
Adamo, il primo uomo, fu creato
nell'Eden, guardandosi intorno,
da solo si sentiva sconsolato.

E per questo, rivolto al Creatore
questa richiesta volle avanzare:
Non sono un ingrato, mio Signore
ma qui da solo che ci sto a fare ?

Se tutto puoi, perché non mi hai dato
qualcuno con cui stare in compagnia ?
A stare qui da solo mi sono stufato !
Cerca di darmi un poco di allegria !

Al Creatore, questo suo ragionamento
apparve giusto e lo volle accontentare
ma si accorse che in quel momento
per la creazione aveva finito il materiale.

Approfittando che Adamo era dormiente
a lui si avvicina ed una costola gli leva
e senza anestesia come se fosse niente
con quella costola Lui da la vita ad Eva.

Svegliandosi Adamo e vedendosi a lato
quell'essere mai visto, da lui così diverso
dimostrando di essere un po' imbranato
non sapeva che dire e si sentiva perso

Anche se Eva col suo aspetto suadente
cercava di mettere a suo agio Adamo
se non fosse intervenuto il Serpente
noi qui, sicuramente, non ci eravamo.

E fu così che Eva, convinta dal Serpente
la biblica mela ad Adamo fece mangiare
Lui la guardò, l'addentò immediatamente
e da quel giorno, a meno non ne poté fare

Su questa storia vogliamo ragionare ?
Se non ci fosse stato il peccato originale,
non saremmo qui a potere raccontare
del paradiso terrestre, del bene, del male.

E se da allora abbiamo perduto il paradiso
abbiamo guadagnato ciò che ci dà il calore
quel grande sentimento che ci da il sorriso
quella sensazione che si chiama Amore !

R. Margareci
01-03-2016